Trick Or Lunch

A Fashion Food Project

Un’estetica del cibo rientra nelle estetiche del quotidiano e nelle estetiche pratiche, in una prospettiva che mina, senza ribaltarla, la gerarchia tra quotidiano ed eccezionale e tra pratica e teoria. Come per la moda e l’abbigliamento, anche il cibo rientra in un campo definito da una funzione sia strumentale e interessata, che decorativa e ornamentale, mossa da bisogni e desideri. In questo caso il cibo di cui parliamo è cibo rappresentato, non più solo assimilato. La rappresentazione artistica del cibo è quella messa in campo, in quanto rende stabile, permanente, eterno, un oggetto che di per sé vive per essere distrutto e consumato e ne diventa quindi un’astrazione.

L’immagine che abbiamo scelto di dare nel complesso è di tipo surrealista. Il cibo nella quotidianità viene esperienziato mentre qui è rappresentato, l’unico senso messo in gioco è la vista ed è proprio con essa che abbiamo voluto giocare con le nostre immagini. Da lontano la percezione che si ha è di qualcosa di noto: un piatto di spaghetti che sta per essere mangiato da una ragazza è decodificato nel nostro cervello in quanto a sapori e odori, lo immaginiamo caldo, la consistenza dello spaghetto fa parte del nostro pacchetto di esperienze culinarie… Abbiamo voluto proporre quattro semplici escamotage per giocare con il cibo, per proporlo e presentarlo in modo differente, non convenzionale, così come gli abbinamenti tra i capi sono un suggerimento d’uso che di essi si può fare in modo semplice.

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